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Vibo, clima di tensione all’ospedale Jazzolino: a rischio la tenuta dell’ordine pubblico

L’allarme lanciato da una delegazione del Pd nel corso di un incontro con il prefetto Lulli

L’aggressione di sanitari dei giorni scorsi al Pronto soccorso dell’ospedale di Rossano ripropone con forza un problema esploso – o meglio ri-esploso – qualche settimana prima all’ospedale Jazzolino. Episodi “sentinella” di un clima di tensione che si tocca ormai con mano, di una questione non solo sanitaria ma diventata ormai di ordine pubblico.
Un clima rovente su cui il Partito democratico tenta di gettare acqua ma non per coprire disservizi, disfunzioni e mancata programmazione bensì innescare ai vari livelli – locale, regionale e nazionale – i giusti meccanismi affinché le deficienze e le criticità del sistema sanitario regionale vengano trattate nella loro complessità e risolte, a cominciare proprio da Vibo dove le falle nella rete sanitaria e ospedaliera è da decenni che si verificano.
Con questi obiettivi la “vertenza sanità” è stata al centro, ieri mattina, di un incontro tra il prefetto Roberta Lulli e una delegazione dem, composta dal deputato Antonio Viscomi, dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti, dal segretario provinciale Giovanni Di Bartolo e da una rappresentanza di amministratori locali. Nel corso del faccia a faccia i rappresentati del Pd hanno esposto al Prefetto criticità, proposte e obiettivi – relativamente allo stato dei servizi, della sicurezza del sistema sanitario, della rete ospedaliera e dell’assistenza territoriale – ribadendo la gravità della situazione e la loro preoccupazione per una situazione che rischia di sfuggire di mano, perché il “caso Vibo” ha alle spalle un passato pesantissimo con sangue versato nei corridoi dello Jazzolino.

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