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Crotone, due condanne e dodici assoluzioni. Si sgonfia l’inchiesta “Gettonopoli”

Smentita per la gran parte degli imputati la tesi accusatoria. Il reato di falso regge solamente per Lucente e Marseglia. Gli altri amministratori non ebbero nessun rimborso indebito

Solo due condanne e 12 assoluzioni. Si è sgonfiata l’inchiesta “Gettonopoli” della Procura di Crotone venuta alla luce a maggio 2016 con l’iscrizione di 24 persone sul registro degli indagati. La giudice del Tribunale, Anna Cerreta, ha condannato, ma solo per falso, i due ex consiglieri comunali, Michele Marseglia (1 anno e 4 mesi di reclusione) e Fabio Lucente (1 anno e 2 mesi).
Scagionato dall’accusa di truffa Nino Corigliano nei confronti del quale è stato invece deciso il proscioglimento dal reato di falso per prescrizione. Sono stati assolti da truffa e falso gli altri 11 imputati (ex e attuali consiglieri comunali), con la formula «perché il fatto non sussiste». Una sentenza che sconfessa in gran parte le ipotesi della Procura che lo scorso 21 aprile, con il pm non togato, Alessandro Migliaccio, aveva chiesto nove condanne e cinque assoluzioni.

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