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Droga a Crotone, la Cassazione conferma tre condanne

Nuovo appello per 8 imputati

Un’associazione di narcotrafficanti e spacciatori che, con «trasferte periodiche e programmate», tra il 2014 e 2018 era riuscita a rifornirsi di cocaina e marijuana dalle province di Reggio Calabria e Catanzaro, al fine di rivendere gli stupefacenti a Crotone. Lo ha scritto la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con la quale, lo scorso 3 marzo, ha messo un primo punto fermo sul processo a carico di 12 persone scaturito dall’inchiesta “Fructorum” coordinata dalla Dda di Catanzaro.
La Suprema corte ha confermato tre condanne (Pasquale Torromino dovrà scontare 8 anni, 11 mesi e 10 giorni di carcere, Francesco Martino 7 anni e Alexandro Laratta 1 anno e 4 mesi), ha assolto Giuseppe Feroleto e ha disposto un nuovo giudizio d’appello per gli altri otto imputati per il ricalcolo della pena. L’approvvigionamento della droga, osservano gli ermellini, avveniva «in un quadro di ripetitività ciclica» del “modus operandi” illecito, «a conferma» dell’esistenza di un’organizzazione diretta da Pantaleone Laratta, che «laddove non si sia reso immediato protagonista delle "trasferte", era comunque pronto a fornire ai sodali coinvolti le opportune sollecitazioni e indicazioni».

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