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Scontro mortale sulla 280 tra Catanzaro e Lamezia. Non guidava El Ketani

La Procura chiude le indagini. El Ketani si trovava sul sedile del passeggero al momento dell’incidente. Resta però indagato per «colpa generica»

Resta indagato per omicidio stradale eppure la posizione di Chafik El Ketani cambia notevolmente. La Procura di Catanzaro ha infatti notificato l’avviso di conclusione delle indagini per il 33enne marocchino che era finito accusato di omicidio stradale dopo l’incidente sulla statale 280 che provocò la morte di Noureddine Fennane il 6 settembre del 2021. El Ketani, già condannato per la strage in cui morirono otto ciclisti nel 2010, era accusato di essersi messo alla guida sotto effetto di cannabinoidi e di aver provocato l’impatto letale a causa della forte velocità. Ora però la ricostruzione è cambiata radicalmente: El Ketani si trovava sul sedile del passeggero al momento dell’incidente. Resta però indagato per «colpa generica». Il 33enne marocchino infatti, secondo l’accusa, avrebbe consentito all’amico di mettersi al volante pur essendo «sprovvisto del titolo abilitativo alla guida perché mai conseguito».

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