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Castello di Crotone, un esperto di radiometria valuterà le aree da riaprire al pubblico

Individuato dal Comune lo specialista al quale affidare l’incarico

Un altro passo in avanti per rendere nuovamente fruibile il Castello Carlo V di Crotone.
Il Comune capoluogo ha infatti individuato l’esperto qualificato in radiometria che avrà il compito di redigere sulla base anche dei report di Arcapacal, uno studio di fattibilità per procedere con la riapertura della fortezza. Si tratta del fisico Fiorello Martire, di 63 anni originario della provincia di Cosenza. La nomina verrà formalizzata nelle prossime ore dall’ente di piazza della Resistenza. L’esperto in radiometria tra le altre cose, sarà incaricato di elaborare uno studio mirato alla riperimetrazione dell'area che eventualmente potrà essere accessibile al pubblico, oltre a mettere nero su bianco i punti che invece continueranno a rimanere “off limits” per la presenza del tenorm (vale a dire, scarti della lavorazione industriale proveniente dalle ex fabbriche).
Il Castello, che risale all’840 e che venne restaurato durante il regno dell’imperatore Carlo V nella prima metà del XVI secolo, è inaccessibile ai visitatori dal 13 aprile 2018, quando l’allora sindaco Pugliese ne dispose la chiusura in seguito alla segnalazione di presenza di tenorm in alcune aree della fortezza. Ecco perché, per la sua bonifica dal materiale radioattivo, è oggi in programma il ricorso ad una parte del finanziamento che ammonta a circa 62 milioni di euro stanziati per “Antica Kroton”, il maxiprogetto archeologico che ancora stenta a partire: il piano prevede di attingere 1 milione e 200 mila euro dalla somma complessiva per destinarlo alla rimozione del materiale inquinante, con i lavori che dovranno essere messi a gara dal ministero della Cultura (proprietario del Castello).

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