La rimozione dal clero di Francesco Candia è l’ultimo colpo di spugna sugli ultimi anni della Chiesa catanzarese. Per anni è stato uno dei collaboratori più vicini all’ex vescovo Vincenzo Bertolone dimessosi improvvisamente nel settembre scorso. In quegli stessi giorni veniva avviato il procedimento canonico nei confronti di Candia. Un mese decisivo per le gerarchie ecclesiastiche nel capoluogo calabrese. Una scia sismica iniziata quasi un anno fa quando la Congregazione per la dottrina della fede ha deciso la soppressione del potente Movimento apostolico che dalla sua fondazione nel 1979 aveva man mano acquisito un ruolo centrale nella curia della Diocesi arrivando a contare oltre 50 parroci. Ed è proprio sul ruolo sempre più importante assunto da questa «elite sacerdotale» che si sono concentrati gli emissari della Santa Sede nei sei mesi di indagine.
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