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Crisi idrica alle porte a Crotone, l’allarme di Sorical: niente sprechi e contrasto ai furti

Senza misure preventive si prospetta un’estate di disagi in tutta la provincia

Il potabilizzatore del fiume Lese

L’allarme sui rubinetti a secco nell’estate ormai alle porte accomuna la città capoluogo ma anche il resto della provincia. Sorical, come a voler mettere le mani avanti, non esclude in estate una crisi idrica per i 15 Comuni del Crotonese riforniti dall’acquedotto Lese. Il giorno dopo l’appello del sindaco Voce invece cinque consiglieri comunali di Crotone propongono l’istituzione di una «cabina di regia» che programmi gli interventi per evitare il ripetersi di una nuova emergenza nell’erogazione dell’acqua corrente dopo quella del fine settimana.
Lo scenario più preoccupante l’ha paventato la Sorical, società che fa capo alla Regione e che gestisce le adduttrici e gli acquedotti che forniscono acqua alle reti comunali. Sorical ha invitato i sindaci dei centri serviti dall’acquedotto del Lese ad avviare per tempo «una campagna di sensibilizzazione» della popolazione mirata «ad un uso razione della risorsa idrica anche in agricoltura», oltre ad «una radicale ed energica campagna di repressione dei prelievi abusivi» da attuare in sinergia con le forze dell’ordine. Un sollecito rivolto ai comuni di Belvedere Spinello, Carfizzi, Casabona, Cirò, Cirò Marina, Crucoli, Melissa, Pallagorio, Rocca di Neto, San Nicola dell’Alto, Santa Severina, Savelli, Strongoli, Umbriatico e Verzino, i cui serbatoi rischiano di essere lasciati asciutti dal potabilizzatore di Savelli.

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