Possono tornare a esercitare liberamente la loro professione gli avvocati lametini Giuseppe Lucchino e Paola Tropea. I due coniugi lo scorso febbraio erano stati destinatari di una misura interdittiva emessa su ordinanza del gip di Catanzaro che ieri il Tribunale del Riesame del capoluogo, in funzione di Giudice dell’appello, ha annullato accogliendo le tesi dei loro legali, gli avvocati Francesco Gambardella e Michele Cerminara. Le accuse ipotizzate nei confronti di Lucchino e Tropea sono di truffa e falso in atto pubblico in danno dell’Agenzia delle Entrate di Catanzaro. La misura cautelare emanata in un primo momento dal giudice delle indagini preliminari, e ora annullata dal Riesame prevedeva il divieto di esercizio per un anno della professione di avvocato perché, secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia e condotte dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, i due legali del Foro lametino avrebbero intentato azioni esecutive nei confronti dell’Agenzia delle Entrate del capoluogo per crediti legati, secondo l’accusa, a imposte non dovute, anche attraverso la materiale falsificazione di un provvedimento di assegnazione delle somme a firma del Giudice dell’esecuzione, così da continuare a vantare un credito verso l’Erario. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro