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Filadelfia, traslocano al 41 bis i fratelli Rocco e Tommaso Anello

I boss coinvolti nell’operazione Imponimento

I fratelli Rocco e Tommaso Anello

C’è chi entra e c’è chi esce. Sono in continuo movimento le “porte” del 41 bis, ossia del carcere duro, che da circa un mese a questa parte si sono aperte per il boss di Filadelfia, Rocco Anello di 61 anni e per il fratello Tommaso di 58, suo braccio destro.
Il ministro di Grazia e Giustizia, infatti, su richiesta della Dda ha disposto l’inasprimento del regime carcerario nei confronti dei due imputati, entrambi coinvolti nel luglio di due anni fa nell’operazione denominata “Imponimento” attraverso cui la Procura distrettuale di Catanzaro e la Guardia di finanza assestavano un duro colpo alla locale di ’ndrangheta di Filadelfia con ramificazioni nell’intero bacino dell’Angitola.
Rocco Anello (difeso dall’avv. Sergio Rotundo) è detenuto in Umbria, mentre Tommaso Anello (avv. Anselmo Torchia) in Sardegna. E nel carcere di Terni e in quello di Sassari i due fratelli sono oggi ristretti in regime di 41 bis. Misura che quasi negli stessi giorni in cui veniva disposta per gli Anello era invece revocata, dopo quattro anni, a Pasquale Pititto, ritenuto il boss di San Giovanni, frazione di Mileto.

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