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Castello di Carlo V a Crotone, conferito l’incarico per eseguire i controlli sulla radioattività

Formalizzato l’affidamento a una società di Casole Bruzio. Si tratta di stabilire quali aree della fortezza riaprire al pubblico

Adesso spazio ai sopralluoghi e al cronoprogramma per la redazione del documento di valutazione dei rischi radiologici nelle diverse aree del Castello di Carlo V. Il Comune di Crotone, come già anticipato lo scorso 15 maggio su “Gazzetta del Sud”, ha formalizzato ieri con determina, l’affidamento dell’incarico alla società “Fiorad” di Casole Bruzio (Cosenza), guidata dal fisico Fiorello Martire, che dovrà predisporre lo studio di fattibilità finalizzato alla riapertura del Castello aragonese di Carlo V.
L’antica fortezza come si ricorderà, è chiusa al pubblico dal 5 aprile del 2018 in seguito alla segnalazione della presenza del tenorm (vale a dire resti della lavorazione industriale radioattivi provenienti dalle ex fabbriche) in alcuni suoi punti. Costo dell’assegnazione: 5.978 euro. La scelta dell’esperto qualificato in radiometria, viene specificato nella determina dirigenziale dell’ente, è mirata ad «individuare le misure necessarie a rendere fruibile» la fortezza, «il cui accesso è ad oggi precluso ai sensi e per gli effetti dell’ordinanza» del sindaco di allora che l’ha resa “off limits” per gli utenti.

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