Incassavano (indebitamente) aiuti comunitari erogati dalla Regione Calabria ma... sono stati scoperti. I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Procura, hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto nei confronti di sette persone, indagate per truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico.
Il maxisequestro
Contestualmente è stato disposto il sequestro preventivo di 526mila euro, nonché l’interdizione temporanea a contrattare con la Pubblica Amministrazione per un anno. Gli indagati avrebbero percepito indebitamente aiuti comunitari erogati dalla Regione Calabria destinati a finanziare l’avviamento di nuove aziende agricole per sostenere il ricambio generazionale nel comparto primario, attraverso il sostegno all’inserimento di nuovi giovani agricoltori professionalizzati. Le indagini hanno permesso di ipotizzare come, al di là del formale avvio dell’attività agricola, i giovani beneficiari delle sovvenzioni non fossero in realtà “agricoltori attivi”, ma tre studenti universitari fuori sede, in quanto le imprese erano concretamente gestite dai rispettivi familiari compiacenti. L’attività investigativa condotta dimostra l’importanza di un attento monitoraggio sul corretto impiego dei fondi pubblici, specie in un contesto emergenziale come quello attuale, affinché i contributi erogati sostengano la crescita produttiva e occupazionale, contribuendo al rilancio del Paese.
Gli indagati
Ivan Muraca candidato al Consiglio comunale di Catanzaro nella lista Azione popolare che sostiene il candidato sindaco Antonello Talerico; Roberto Rizza che è stato consigliere comunale nel 2012, suo fratello Gabriele Rizza, Giuseppe e Nicola Leuzzi; Giacomo e Antonio Muraca.
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