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Catanzaro, sequestrati 14 mila articoli contraffatti e oltre 3.600 mascherine ffp2 non conformi

Sono state oltre 70 le attività commerciali controllate e 15 persone denunciate per introduzione e commercio di prodotti con segni falsi

Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catanzaro oltre 14 mila articoli contraffatti e non sicuri e 3.665 dispositivi di protezione individuale ''mascherine ffp2'' per bimbi non conformi. I finanzieri della compagnia pronto impiego di Lamezia Terme hanno controllato, negli ultimi mesi, oltre 70 attività commerciali e sono stati effettuati sequestri di giocattoli e accessori vari palesemente contraffatti nei confronti di alcuni commercianti al dettaglio.

Successivamente è stata ricostruita la filiera del ''falso'' e sono stati individuati i distributori all'ingrosso. Al termine dei controlli, sono stati sequestrati 13.036 articoli con marchi contraffatti, prevalentemente giocattoli recanti brand di serie televisive di successo, tra le quali ''Squid Game'', e accessori di ultima creazione di personaggi Disney e Marvel, e 1.606 articoli di vario genere, tra cui materiale elettrico e informatico, privi delle certificazioni minime di sicurezza e indicazioni per il consumatore. I giocattoli, oltre a recare marchi falsi, erano privi sia delle informazioni sulle caratteristiche, dimensioni e componentistica delle parti presenti, che delle indicazioni relative alla fascia di età. Questi articoli, se acquistati, avrebbero potuto provocare danni alla salute dei bambini.

Infine, grazie alla collaborazione dell'Institute on membrane technology'' (Consiglio Nazionale delle Ricerche-Itm) di Cosenza, che esegue specifici test di filtrazione, sono state sequestrate 3.665 mascherine ffp2 per bambini non conformi ai parametri fissati dalle normative europee. La vendita al dettaglio degli articoli avrebbe fruttato proventi illeciti per oltre 70.000 euro. Complessivamente sono 15 le persone denunciate per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e due i soggetti segnalati alla Camera di Commercio per l'adozione dei provvedimenti di competenza in capo ai distributori, i quali rischiano una sanzione amministrativa fino a 25.000 euro.

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