Divieto di uso dell’acqua proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli potabili e igienico-domestici, cosi come per il riempimento di piscine o innaffiamento di parchi, giardini e orti. Lo prevede un’ordinanza emanata dal sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che sarà in vigore per tutto il periodo estivo e fino a revoca.
Sono esclusi dal provvedimento parchi e giardini pubblici per i quali, però, il settore comunale competente è obbligato a limitare al minimo l’utilizzo di acqua, riducendo le annaffiature all’indispensabile e utilizzare, per tale scopo, preferibilmente l’approvvigionamento idrico proveniente da fonti alternative e non dall’acquedotto.
"Il provvedimento si è reso necessario - è detto in un testo del Comune - a seguito dello stato di emergenza idropotabile che conferma una situazione di grave criticità per tutta la stagione estiva. Una scelta quasi obbligata, visto il perdurare della siccità, dopo mesi di assenza di precipitazioni in un momento di particolare caldo che spinge a maggiori consumi idrici».
Con un’ulteriore ordinanza comunale è stato disposto che «i proprietari e/o conduttori dei terreni incolti all’interno della perimetrazione dei centri abitati, dei terreni prospicienti le proprietà pubbliche e di uso pubblico e dei terreni confinanti con abitazioni e loro pertinenze per fasce di cinque metri dai confini, provvedano ad effettuare interventi di pulizia e manutenzione nelle loro aree private, anche per evitare il possibile rischio di incendio».
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