Bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta. Sono le accuse contenute nella nuova inchiesta coordinata dalla Procura di Crotone e condotta dai finanzieri sul crac di “Gestione e servizi srl”, la società partecipata della Provincia dichiarata fallita il 17 luglio 2018.
Dieci le persone iscritte nel registro degli indagati dalla sostituta procuratrice Ines Bellesi. Tra loro figurano, gli ex presidenti dell’ente intermedio - Peppino Vallone (73 anni), Stano Zurlo (59) e Sergio Iritale (73) – l’ex liquidatore dell’azienda Antonio Barberio (65), attuale sindaco di Scandale; gli ex presidenti del consiglio di gestione Damiano Milone (73) e Antonio Giovanni Amato (59), e gli ex componenti del consiglio di amministrazione, Pantaleone Nicoscia (58), Salvatore Rossi (72), Antonio Toscano (50) e Giovanni Francesco Adamo (55).
Zurlo, Iritale, Milone, Nicoscia, Rossi, Toscano e Adamo, come si legge nell’avviso di conclusione indagini di questo nuovo troncone investigativo firmato dalla pm Bellesi, devono rispondere di bancarotta fraudolenta in quanto avrebbero «concorso a cagionare o ad aggravare il dissesto della società commettendo» l’illecito di false comunicazioni sociali.
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