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Isola pedonale e multipiano degradato. Il nodo parcheggi “frena” Catanzaro

Tra le priorità per la prossima amministrazione comunale. L’accordo di programma con la Regione è rimasto al palo

Parcheggiare a Catanzaro, da sempre un’impresa titanica, in particolare nel centro storico. Le prospettive di un’isola pedonale su Corso Mazzini si vanno a scontrare proprio con questa criticità atavica: avere un’area libera dalle auto comporta che da qualche parte le vetture debbano stare. Non a caso in questa campagna elettorale si parla anche di questo, prospettando la necessità di procedere a un piano della mobilità che sia anche propedeutico alla creazione di un’isola pedonale in centro, come del resto accade nelle più moderne città europee.

Certo, c’è in ballo anche il “Pendolo”, il sistema metropolitano chiamato a unire le disperse parti del territorio cittadino. Ma ci vorrà ancora del tempo prima che i catanzaresi e non solo possano viaggiarci. Così si pensa anche a sistemi intermodali che consentano di sfruttare anche il Piano urbano per la mobilità sostenibile, fatto di bike e car sharing, percorsi ciclopedonali e parcheggi integrati in un sistema logistico moderno. Tra questi spicca - ma ci sono anche altri casi di sottoutilizzo - il parcheggio multipiano del Politeama, al centro dell’accordo di programma sulla mobilità complementare siglato dall’amministrazione Abramo con la Regione a guida Oliverio. Peccato che la dotazione finanziaria di quell’intesa sia ancora distante da Palazzo De Nobili che, nel frattempo, ha dovuto fare i conti con una struttura nel degrado. Di fatto l’impianto ha chiuso i battenti il 31 dicembre del 2012, diventando un luogo di abbandono.

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