Lo scorso 9 giugno si è tenuta innanzi la Corte d’Assise di Roma l’ultima udienza del processo che vedeva coinvolto Giovanni Nesci da Sorianello, imputato del reato di omicidio volontario ai danni di Fabio Catapano.
All’esito degli interventi in sede di discussione del pm Pinto, degli avvocati di parte civile e degli avvocati di Nesci, Pietro Chiodo del Foro di Catanzaro, e Giuseppe Ioppolo del foro di Roma, coadiuvati dai colleghi Arianna Liguori e Marica Ioppolo, dopo oltre 8 ore di camera di consiglio, la corte emetteva sentenza di condanna nei confronti dell’imputato a 18 anni di reclusione accogliendo in toto tutte le richieste difensive, concedendo la diminuente del rito abbreviato ed escludendo la circostanza aggravante della premeditazione, motivo per cui inizialmente era stata rigettata dal gup la richiesta difensiva del giudizio abbreviato.
Si rileva altresì che nel corso dell’ultima udienza è stato esaminato il consulente di parte Gabriele Pitzianti, ammesso dalla corte ex art 507 c.p.p. ed all’esito dell’esame la difesa di Nesci ha eccepito l'inutilizzabilità delle intercettazioni rese nell’ambito di un altro procedimento, acquisite in sede di rogatoria internazionale emessa dalla Corte d’appello di Parigi.
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