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Lamezia, mons. Serafino Parisi: "Serve una Chiesa unita"

Il nuovo vescovo si insedierà alla guida della Diocesi lametina il prossimo 9 luglio. C’è attesa tra i fedeli per conoscere il successore di monsignor Schillaci. L’esortazione a tutta la comunità: «Bisogna liberarsi da certe schiavitù»

«Il processo di liberazione di cui il Vangelo è seme significa passare dalla necessità alla libertà. Non bisogna guardare alla realtà con la paura del nuovo, del domani. Bisogna fare tesoro dell’esperienza del passato, sia di quella negativa che di quella positiva. È fondamentale fare critica costruttiva, attraversare il deserto, il mare che sembra insuperabile: in verità l’impresa è realizzabile solo se si è consapevoli che è l’amore che muove il mondo». Sono alcune riflessioni di mons. Serafino Parisi, vescovo eletto della Chiesa lametina, che si insedierà in diocesi il 9 luglio prossimo. Il 2 giugno, nella cattedrale di Crotone si terrà la solenne concelebrazione per l’ordinazione episcopale del nuovo pastore. A presiedere l’eucarestia saranno l’arcivescovo di Crotone, mons. Angelo Panzetta; il presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Fortunato Morrone, e lo stesso mons. Giuseppe Schillaci, già vescovo di Lamezia insediatosi da qualche giorno nella sua nuova diocesi a Nicosia. Mancano pochi giorni, dunque, alla presa di possesso della cattedra episcopale e, naturalmente, cresce l’emozione.
«Al 2 luglio - rivela il presule - penso con trepidazione, sento di essere oggetto di tanta attenzione e di tante attese. Mi sto preparando con grande fiducia perché la grazia di Dio non abbandona».

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