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Crotone, c’è l’intesa sull’ex deposito costiero. Sì alla demolizione dei manufatti

La conferenza dei servizi sull’area ex Sensi. Disco verde da Autorità portuale e Agenzia del demanio. Decisa una nuova verifica sulla contaminazione dei terreni

Da un lato c’è l’intesa di massima per la demolizione dei quattro manufatti abbandonati presenti dentro l’ex deposito costiero di oli minerali di Crotone. Dall’altro, c’è la società Meridionale Petroli, concessionaria del sito portuale di proprietà dell’Agenzia del demanio, che s’è impegnata ad aggiornare lo stato di contaminazione dei terreni dell’area ex Sensi per capire quale tipo di bonifica attuare: una rimozione totale degli idrocarburi e dei metalli pesanti che si trovano nel sottosuolo, così come pretende il Comune capoluogo, per dare alla zona una destinazione turistica-residenziale; oppure una messa in sicurezza permanente del sito secondo un uso industriale, come invece vorrebbe l’azienda con sede a Vibo Valentia. È stato questo l’esito della conferenza dei servizi che s’è tenuta ieri nella sala giunta del Municipio sulla bonifica di una superficie strategica - adiacente a via Miscello da Ripe ed estesa 14 mila metri quadri - perché mette in collegamento il porto vecchio col porto nuovo. All’incontro hanno preso parte il sindaco Vincenzo Voce, affiancato dagli assessori Luca Bossi e Maria Bruni e dai tecnici dell’ente, con i rappresentanti di Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale Ionio, Meridionale Petroli, Agenzia del demanio, Capitaneria di porto, Arpacal, Asp e Provincia.

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