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Cirò Marina, omicidio Pirillo. Chiesto ergastolo per il presunto killer e assoluzione del boss Farao

Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio ha chiesto l’ergastolo nei confronti del 52enne di Cirò Marina Giuseppe Spagnolo e l’assoluzione nei confronti del 75enne boss Giuseppe Farao, ambedue imputati nel processo, con rito abbreviato, relativo all’omicidio di Vincenzo Pirillo, avvenuto il 5 agosto 2007 a Cirò Marina.

Secondo la ricostruzione della pubblica accusa (che contesta il concorso nell'omicidio anche a Cataldo Marincola e Silvio Farao, ambedue imputati nel processo con rito ordinario davanti alla Corte d'Assise);  Vincenzo Pirillo sarebbe stato assassinato per il modo col quale avrebbe gestito la “bacinella” (la cassa comune) del clan nella quale si riversano i soldi sporchi delle estorsioni, del traffico di droga e degli affari illeciti, destinati, tra l’altro, al mantenimento dei detenuti.

All’epoca dell'agguato Vincenzo  Pirillo era il reggente della locale di 'ndrangheta di Cirò Marina in assenza dei capi – Silvio Farao e Cataldo Marincola – che erano ambedue latitanti per sottrarsi a una condanna per omicidio. L'agguato venne messo a segno in un bar ristorante di Piazza Diaz affollato di clienti. Tant'è che nell'imboscata oltre al bersaglio dei sicari ferito gravemente e poi deceduto, rimasero feriti (alcuni lievemente), anche una bambina ed altre sei persone.

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