«Un’associazione» operante «stabilmente» nel rione Fondo Gesù di Crotone, «capace di pianificare ed eseguire una serie indeterminata di cessioni di stupefacente» con i «proventi» destinati alla «cassa comune» dell’organizzazione «gestita da sodali di grado apicale», i fratelli Andrea e Gianluca La Forgia. Lo mette nero su bianco la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Logozzo, nelle motivazioni della sentenza con la quale, lo scorso 17 febbraio, ha condannato le 11 persone (per circa 130 anni di carcere) coinvolte nel procedimento di rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Orso” della Dda. Con quella operazione, scattata il 23 febbraio 2021 con l’esecuzione di 12 misure cautelari, i carabinieri della Compagnia di Crotone si dissero convinti di aver disarticolato una presunta rete criminale capeggiata dai La Forgia, che si sarebbe occupata della vendita di cocaina, eroina e marijuana a Fondo Gesù, con «base attiva» tra via Grandi e la sesta traversa di via Buozzi.
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