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Catanzaro, Teatro Masciari: non cala il sipario sullo “scontro” tra professionisti

La controversa vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo

Quella della ristrutturazione del Teatro Masciari si annuncia per il sindaco Nicola Fiorita e i suoi dirigenti una partita delicatissima.
Dopo l’acceso scambio di corrispondenza tra Ente comunale, Ordine degli Architetti e Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio avente ad oggetto la legittimità dell’assegnazione dei lavori ad un Raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dallo studio tecnico di ingegneria Angotti anziché ad un rtp guidato da un architetto – come l’Ordine sostiene fosse obbligatorio – è lo stesso studio tecnico Angotti a intervenire attraverso una nota dell’ingegnere Domenico Angotti sui «dubbi – nel caso – riferiti alla mia persona, impropriamente indicata come capogruppo del Raggruppamento temporaneo aggiudicatario della gara indetta dal Comune di Catanzaro per l’affidamento dei servizi relativi al teatro Masciari. Raggruppamento formato invece dallo Studio di architettura Valle di Roma, ben noto in tutta Italia, e dalla società di ingegneria Studio Angotti S.r.l. Quest’ultima in qualità di capogruppo, come ha già avuto modo di chiarire il Comune di Catanzaro nel rispondere ai dubbi sollevati dall’architetto Corapi che, però, da quanto si evince dal suo ultimo intervento, continua a non tenerne conto insistendo sull’illegittimità della procedura svolta dal Comune».

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