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Lido conteso, cadono tutte le accuse per l’ispettore Mellace e il proprietario

Secondo il gup Matteo Ferrante «il fatto non sussiste». Era stato chiesto il rinvio a giudizio per tentata concussione

«Il fatto non sussiste», cadono tutte le accuse a carico dell’ispettore di polizia Giovanni Mellace e del titolare di uno stabilimento balneare nel quartiere Giovino Giovanni Valentino. Per entrambi la Procura della repubblica aveva chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di tentata concussione. Ieri il gup Matteo Ferrante ha pronunciato il suo verdetto. Non luogo a procedere per l’esponente della polizia di Stato al termine dell’udienza preliminare. Assolto invece al termine del giudicio con rito abbreviato l’imprenditore Valentino per il quale la stessa pm Irene Crea aveva avanzato richiesta di assoluzione.
Secondo la ricostruzione della pubblica accusa, Valentino avrebbe spinto l’ispettore di polizia ad avvicinare Nello Grampone che da alcuni anni gestisce lo stabilimento di proprietà di Valentino. A lui Mellace avrebbe chiesto informazioni sulla sua presenza in Questura dove in effetti proprio in quei giorni Grampone si era recato per sporgere denuncia per alcuni episodi delittuosi che gli erano accaduti. L’ispettore, sempre secondo la Procura, avrebbe riferito a Grampone di sapere che il suo contratto di locazione stava per scadere e avrebbe aggiunto di essere interessato a subentrargli.

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