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Covid, a Lamezia corsa contro il tempo per i posti di Terapia intensiva

Iniziati con ritardo i lavori per la costruzione della struttura collegata al Pronto soccorso. L’auspicio è che vengano attivati prima del prossimo autunno. Il materiale di risulta “abbandonato” nel parco dell’ospedale

Neanche il tempo di prendere un respiro di sollievo, prima di cominciare per molti le vacanze estive, post maturità o esami universitari, ed ecco ripiombare anche in città, sulla falsa riga dei dati nazionali, un aumento esponenziale di casi positivi al Covid19. E il dato più specifico è questo: ad essere maggiormente colpiti sono proprio i giovani, fortunatamente non gravi e con sintomi lievi. Nel reparto Covid dell'ospedale lametino gli spazi sono saturi. Con 14 posti letto occupati su 15.
La preoccupazione è uguale allo scorso anno, cioè che passata l'estate possa ritornare l'idea di nuove chiusure obbligatorie, con restrizioni di ogni tipo, e soprattutto con gli ospedali pieni. A proposito del campo dell'emergenza, dove sono critiche le condizioni generali di organizzazione sanitaria, a causa di carenza di organico e di reparti, proseguono i lavori di realizzazione dei nuovi posti di terapia intensiva pensati per facilitare il pronto soccorso. In particolare, la struttura potrà ospitare pazienti positivi con patologie gravi, come problemi respiratori, cardiaci. La nuova terapia intensiva mobile al "Giovanni Paolo II" (che avrà 10 posti letto), era attesa ormai da un anno e mezzo, dunque i lavori iniziano in ritardo come di consuetudine, e in estate, anche se erano stati stanziati subito 5 milioni di euro, dal fondo del “Decreto rilancio”. L'auspicio ora è che per l'autunno, in previsione di una nuova ondata di Covid, con le sue varanti, la struttura venga finalmente ultimata.

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