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Tutela del mare, a Vibo riparte la campagna dei campionamenti

La Stazione “Dohrn” si muoverà pure via terra. Ieri l’incontro tra Greco e Sciarrone (Direzione marittima) oggi quello con Occhiuto e Falvo. I laboratori della “Dohrn” messi a disposizione della polizia marittima

Da oggi riprendono nel tratto di costa tirrenico calabrese (compreso tra Tortora e Nicotera) i campionamenti, sia in mare sia lungo il litorale, della Stazione zoologica “Anton Dohrn” (sede di Amendolara) che volgerà particolare attenzione al settore dell’accoglienza e dei servizi. Una sorta di approfondimento e di completamento all’azione messa in campo dalla Regione con elicotteri e droni.
L’obiettivo, una volta “mappate” le falle nella depurazione – perché a disposizione delle forze in campo a difesa del mare oggi c’è una mappa circostanziata degli scarichi con relative analisi delle acque nei punti in questione (su questo si è infatti concentrata finora la gran parte del lavoro svolto dalla “Dohrn”) – è quello di riuscire a individuare tutti gli illeciti che, nonostante il massiccio dispiegamento, vengono comunque commessi. Reati contro l’ambiente che però, rispetto al passato, non sfuggono neanche di notte. Basti pensare che con gli infrarossi è stato beccato un uomo che con una pompa scarrabile scaricava una fossa imhoff.
Inoltre c’è da aggiungere che il tratto interessato tra Tortora (Alto Tirreno cosentino) e Nicotera in questi mesi è stato percorso a piedi e ha consentito alla Stazione zoologica di rilevare ben 400 punti che vanno ad aggiungersi a quelli dei Carabinieri, Capitaneria di Porto e quant’altro. Tra la fine di luglio ed i primi di agosto, invece, la “Dohrn” riprenderà a controllare le acque e le condotte sottomarine con la nave “Vettoria”.
Intanto ieri il prof. Silvio Greco, direttore della Stazione zoologica (sede di Amendolara) ha fatto il punto sull’attività in atto con il comandante della Direzione marittima, Giuseppe Sciarrone. Uno scambio di informazioni per ottimizzare il lavoro – oggi analogo incontro Greco avrà con il procuratore Camillo Falvo e con il governatore Roberto Occhiuto – ma soprattutto per mettere a punto una convenzione quadro affinché la Direzione marittima possa usufruire dei laboratori della “Anton Dohrn” che così aiuterà ulteriormente la capacità operativa fornendo un supporto scientifico all’attività preventiva e repressiva di polizia marittima che viene svolta; una prova incontrovertibile, eventualmente, da presentare in Tribunale.

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