Si è sentito male mentre era in acqua a fare fly surf a largo di Torre Lupo, nota spiaggia di Falerna. Il malore che lo ha colpito non gli ha dato scampo e inutili sono stati i soccorsi quando è stato riportato a riva. Questi gli ultimi istanti di vita dell’imprenditore lametino 59 anni, Luigi Mazzei, scomparso due giorni fa.
Una morte improvvisa per un uomo che era stato profondamente provato dalle traversie della vita. L’imprenditore proprio di recente aveva presentato al pubblico un libro “Giustizia è fatta”. Un volume in cui aveva raccontato lo sconcertante e doloroso caso di malagiustizia di cui era stato protagonista, suo malgrado. Una terribile disavventura narrata grazie alla collaborazione della giornalista Velia Iacovino. L’odissea iniziò nel 2007 con l'arrivo della Guardia di Finanza in una delle sue aziende, "per controlli di routine" che finirono con il suo arresto del 30 giugno 2011. Solo dopo dieci anni di sofferenze di ogni tipo e tribolazioni giudiziarie, Mazzei fu riconosciuto innocente. Una storia terribile che, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni sulla sua vita professionale e privata. Sogni, progetti, aspirazioni spazzati via da una giustizia che, all’inizio giusta non è stata, e che ha riconosciuto i suoi errori solo dopo dieci lunghi anni di indicibile dolore.
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