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Pizzo, biodiversità ed ecosistemi marini: un grande patrimonio da tutelare

Iillustrato il progetto del Wwf Vibo-Vallata dello Stillaro che interesserà la costa. Previsti dissuasori antistrascico e strutture di ripopolamento

Antonino Mancuso, Sergio Pititto, Maria Novella Imeneo, Agazio Tedesco e Silvio Greco

Rientra nel campo della protezione e del ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini il progetto “Interventi a protezione della Costa degli Dei” illustrato alla Tonnara, dal Wwf Vibo.
Un progetto che si avvale di un sistema di strutture ideate per salvaguardare le tre Zsc marine attraverso dissuasori antistrascico nei fondali di Pizzo, Sant’Irene e Capo Vaticano. Prevista altresì una struttura di ripopolamento con elementi modulari in grado di agevolare il radicamento di larve ed offrire “rifugio” alle specie ittiche.
I lavori, moderati da Maria Novella Imeneo, sono stati aperti dal saluto del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto disponibile a collaborare nell’ottica della prevenzione. Cristallizzato sulle attività di controllo il direttore della Stazione zoologica Anton Dohrn, Silvio Greco: «Il controllo deve essere alla base di tutto e se non “funziona”, il lavoro fatto non serve. Abbiamo una situazione particolare in merito alla qualità microbiologica delle aree a carattere regionale: il 92% sta bene. A Bivona, dopo due lustri si pescano le telline: la resilienza del mare è eccezionale. Sulle illegalità stiamo lavorando e già quest’anno si noterà la differenza». Preoccupato dell'insabbiamento delle prime grotte alla base di Capo Vaticano ed entusiasta che a Pizzo sia ancora viva la “pinna nobilis”, si è poi incentrato sulla corretta gestione della pesca e relativa protezione.

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