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Restauro e ripristino del Teatro Masciari di Catanzaro: il Consiglio degli architetti vuole lo stop

L’organo nazionale ha inviato una diffida ufficiale al Comune. «Non si può affidare la procedura a società guidate da ingegneri»

Si è aperto un altro fronte circa i dubbi sulla legittimità della procedura di affidamento dei lavori di restauro e ripristino del Teatro Masciari che l’amministrazione Abramo aveva affidato ad un raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dallo Studio di Ingegneria Angotti.

La presunta irregolarità della procedura era stata sollevata dall’Ordine degli architetti di Catanzaro, presieduto da Eros Corapi, che aveva contestato come, ai sensi della normativa vigente, la guida del raggruppamento temporaneo avrebbe dovuto essere affidata ad un architetto. A sostenere le ragioni della sezione provinciale dell’Ordine è arrivato, nei giorni scorsi, anche il Consiglio nazionale degli architetti che, con una pec inviata a Comune di Catanzaro, Soprintendenza archeologica e Anac ha diffidato la nuova amministrazione comunale «a voler immediatamente procedere in via di autotutela all’annullamento e/o la revoca dell’illegittimo affidamento dei lavori in argomento, e ciò a tutela e garanzia del buon andamento e legalità dell’azione amministrativa, nonché della categoria e del ruolo dell’Architetto». Per il Consiglio nazionale, infatti, «stante la dedotta e dimostrata competenza esclusiva dell’architetto, relativamente agli immobili vincolati, non si ravvisano sufficienti motivazioni tali da rendere possibile l’aggiudicazione della procedura in capo alla società di ingegneria con capogruppo titolare un ingegnere».

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