Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Neonata morta a Vibo, «L’ho sentita piangere, lei era viva»

All’indomani del decesso della neonata dopo il parto allo Jazzolino i coniugi di Paravati ripercorrono la vicenda

«Mia figlia è nata viva, io l’ho sentita piangere. L’hanno portata via immediatamente. E da quel momento non l’ho più vista». È in un vicolo cieco di Paravati, la popolosa frazione di Mileto, che si consuma il dolore profondo per quel lieto evento trasformatosi, all’alba del 12 agosto, in un dramma senza fine per mamma Angela e papà Saverio. Le loro facce sono ancora stravolte dal dolore e la storia degli ultimi due giorni è un calvario destinato a rimanere scolpito nella memoria della coppia.
«Sono stata sottoposta ad accertamenti –ha spiegato la donna – e mi è stata somministrata una flebo per lenire il dolore. Dolore che si è protratto fino al parto, avvenuto poco dopo. La bambina – tengo a puntualizzare – è nata viva. Ha pianto ed io l’ho sentita due volte. Poi me l’hanno tolta e non l’ho vista più». Un singulto spezza il racconto di Angela, una giovane donna di 31 anni, assistita – insieme al suo coniuge – dall’avvocato Aldo Currà. Poi riprende: «Alcuni infermieri chiedevano se la bambina dovesse essere portata al nido, ma la dottoressa glielo ha impedito. Successivamente ho avuto un mancamento e non ho più sentito né visto nulla salvo apprendere successivamente che avrei partorito con taglio cesareo. Assolutamente non è stato così. Io ho avuto il parto naturale». Cosa ricorda di sua figlia? «L’ho vista solo di spalle, neanche per intero, per un attimo, poi nulla. È venuta solo un’infermiera a chiedere se il cimitero di destinazione avrebbe dovuto essere quello di Vibo».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia