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Vibo, cancelli chiusi al Parco archeologico. La storia resta inaccessibile in città

Un’altra estate è trascorsa senza che la maggior parte dei siti che compongono il Parco archeologico fosse resa fruibile ai visitatori. Ancora una volta, ad accogliere i turisti intenzionati ad ammirare le meraviglie storiche che raccontano il passato della città sono stati i cancelli chiusi. Gli annunci e i proclami di riapertura, che si susseguono da oltre un anno, sono stati puntualmente disattesi.
Sono ancora interdetti al pubblico i siti del Cofino, di Sant’Aloe, delle Mura Greche, del Castello di Bivona e il complesso museale di Santa Chiara.

Nel maggio 2021, per risollevare le sorti del parco, il Comune aveva annunciato l’affidamento dei vari siti ad alcune associazioni che si erano rese disponibili a gestirli: ma a oggi questo affidamento non si è concretizzato per via delle criticità che incombono su alcuni luoghi del Parco. Ad essere avviata nei mesi scorsi – e quasi completata – è stata la pulizia di alcuni siti, concretizzatasi grazie a una convenzione stipulata tra la Soprintendenza e Calabria Verde, per ridare decoro ai millenari luoghi. Si apprende che qualcosa si continua a muovere, seppur molto, troppo lentamente. L’assessore Antonella Tripodi ha annunciato, infatti, l’indizione a breve di una conferenza stampa per fare il punto della situazione.

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