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Il ventenne aggredito a Crotone: attesa per l’esito degli esami sui cellulari

Le indagini sul pestaggio di Davide Ferrario. Il giovane da lunedì è ricoverato nell’ospedale Maggiore di Bologna

L’incrocio tra via dei Mille e via Vittorio Veneto

Sono ore di attesa per la famiglia di Davide Ferrerio, il 20enne bolognese ridotto in fin di vita da un’aggressione subìta a Crotone l’11 agosto scorso. C’è attesa per l’evoluzione del gravissimo quadro clinico del ragazzo, che da lunedì è ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna; c’è attesa per l’esito delle indagini, che secondo l’avvocato che rappresenta la famiglia, Fabrizio Gallo, sono ad un passo dalla svolta definitiva.
«La cosa più importante è che Davide possa uscire da questo incubo – ripete la mamma Giusy Orlando, che a Crotone è cresciuta fino ai 18 anni e vi è sempre tornata per le vacanze assieme al figlio – e che possa ritornare a fare la vita di prima. Perché Davide se lo merita». Parole ripetute anche prima di salire sul volo dell’aeronautica militare che da Lamezia Terme ha riportato il suo figlio minore a Bologna, trasferito dal “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro al Maggiore del capoluogo emiliano per permettergli di accedere a cure specifiche «in ambiente ultraspecialistico».

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