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Catanzaro, lo stato antartico di San Giorgio terra promessa dei medici no vax

Il “proselitismo sanitario” nelle carte dell’inchiesta di Digos e Procura. Il ruolo di Roberto Petrella in seguito arrestato per omicidio colposo. Il “sottosegretario” Lombardi: tutti possono entrare nel nostro ordine

«I migliori dottori e scienziati d’Italia», sarebbero stati pronti ad aderire all’ordine dei medici dello Stato teocratico di San Giorgio. Lo assicurava Roberto Petrella divenuto famoso per le sue posizioni no vax (che gli sono valse la radiazione) e presidente dell’ordine dei medici di San Giorgio. Il ginecologo teramano, indagato nell’inchiesta L’isola che non c’è, era arrestato nel gennaio scorso con l’accusa di omicidio colposo. Gli inquirenti catanzaresi grazie ad alcune intercettazioni hanno ricostruito che Petrella era diventato il medico curante di un 68enne campano affetto da numerose e gravi patologie. Malattie curate, secondo l’accusa, con farmaci non adeguati e ricorrendo anche alla micoterapia, un rimedio di origine tradizionale cinese che non trova fondamenti scientifici. Quando l’uomo, il 6 dicembre scorso, si è aggravato una prima volta gli aveva prescritto una cura ritenuta dalla Procura catanzarese «totalmente avulsa da qualsiasi pratica di scienza medica». Ed analoga risposta l’uomo avrebbe fornito alla donna anche l’8 dicembre. Ma poche ore dopo, nonostante l’intervento dei medici del 118 finalmente chiamati, l’uomo morì.

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