Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lo stadio “Ceravolo” di Catanzaro riapre le porte ma resta il nodo videosorveglianza

L’impianto è stato al centro della riunione del Comitato per l’ordine pubblico. Il problema maggiore è legato alle telecamere nelle aree esterne. Già nell’estate del 2019 la Questura aveva scritto al Comune

Nonostante il restyling da cinque milioni di euro e i costanti interventi di manutenzione, lo stadio "Nicola Ceravolo" continua a mostrare i segni del tempo. A pochi giorni dall’esordio casalingo delle Aquile l’impianto sportivo è stato al centro dell’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi in Prefettura. Assieme al prefetto Maria Teresa Cucinotta erano presenti i vertici delle forze dell’ordine e il sindaco Nicola Fiorita. Diversi i rilievi sollevati durante la riunione, alcuni dei quali imporranno all’amministrazione comunale di mettere di nuovo mano al portafoglio e anche in tempi rapidi. Il problema più stringente e sul quale hanno incentrato la loro attenzione i vertici delle forze dell’ordine riguarda l’impianto di videosorveglianza. Dovrà essere implementato e ammodernato. Più in particolare il nodo, secondo quanto si è appreso, riguarderebbe l’area esterna agli spalti del Ceravolo. Nelle pieghe del bilancio l’amministrazione Fiorita dovrà trovare i fondi necessari per eliminare le criticità evidenziate da polizia e carabinieri. Un problema per dire la verità non nuovo. Già nell’estate del 2019 la Questura di Catanzaro aveva scritto al Comune per evidenziare le carenze dell’impianto di videosorveglianza che non poteva garantire, era scritto nella missiva, «un adeguato governo dell’ordine pubblico».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia