Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Truffa ai fondi per l’agricoltura, il Riesame di Catanzaro annulla l’interdizione

Accolto il ricorso presentato dai legali di Violante Susanna

Tribunale di Catanzaro

Con un colpo di spugna il Tribunale del Riesame ha annullato la misura interdittiva di sospensione dell'esercizio di attività di impresa agricola cui era stata sottoposta Violante Susanna, rimasta coinvolta in una indagine della Squadra Mobile su una presunta truffa ai fondi europei. Secondo gli investigatori della Polizia gli indagati sarebbero stati protagonisti di un’indebita richiesta e percezione di fondi comunitari per il sostentamento dell’agricoltura realizzata con la partecipazione di un dipendente del Centro assistenza agricola di Crotone. In sintesi, secondo l'accusa, gli indagati avrebbero ottenuto finanziamenti pubblici per l’agricoltura ma in realtà i loro terreni restavano incolti. Alla Violante era stato contestato il reato di calunnia poiché con il solo fine di ottenere una rapida soluzione di una questione civilistica attinente ai terreni di sua proprietà, aveva formalizzato numerose querele nei confronti un soggetto, accusandolo di aver posto in essere numerosi atti intimidatori contro la sua persona, secondo l'accusa, pur sapendolo innocente.
Ora però il quadro accusatorio esce ridimensionato dal vaglio del Riesame. Il collegio, composto dal presidente Mario Santoemma, Mariarosaria Migliarino e Benedetto Michele Leuzzi, hanno ritenuto di annullare la misura non ritenendo sussistente la gravità indiziaria e accogliendo quindi la tesi degli avvocati Giuseppe Fonte e Giuseppe Lavigna. Per quanto riguarda la calunnia secondo i giudici dalle intercettazioni e dalle denunce presentata dalla Susanna «non si rinvengono sufficienti indizi idonei a ritenere configurato il delitto».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia