È in corso da questa mattina alle 11 in piazza della Resistenza il sit-in di amministratori e personale del Comune di Crotone. La manifestazione, silenziosa, segue di un giorno l'aggressione che s'è consumata ieri pomeriggio in Municipio per mano di un commerciante ai danni del consigliere comunale, Fabrizio Meo, e di due dipendenti dell'ente, uno dei quali preso a schiaffi. Presenti il sindaco Vincenzo Voce con fascia tricolore al petto, affiancato dai componenti della sua giunta, i consiglieri di maggioranza e opposizione, così come una delegazione del personale dei vari settori. Tutti hanno scelto di ritrovarsi davanti al Palazzo comunale per "denunciare il clima di intolleranza che sta investendo l’amministrazione". Chiaro il riferimento alle offese che, soprattutto sui social, da mesi stanno investendo l'esecutivo cittadino, compresi gli eletti in Consiglio, sia sotto il profilo politico che personale.
Il sindaco Voce: clima intollerabile
"Abbiamo deciso, tutti insieme, amministratori e dipendenti, di indire un sit – in in piazza della Resistenza per esprimere tutta la piena solidarietà al Consigliere Comunale e ai dipendenti che sono stati aggrediti ieri nella Casa Comunale. Ma allo stesso tempo per denunciare un clima che si è fatto intollerabile e che sta minando non solo l’attività dell’istituzione ma il vivere civile. Sta minando la serenità dei singoli". Lo ha affermato il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.
"Nei confronti di questa amministrazione, già dai primi giorni del suo insediamento, si è scatenata - ha proseguito - una campagna di attacchi e diffamazione, di insulti che non ha risparmiato nessuno e che ha finito per esasperare gli animi portando alle conseguenze che abbiamo registrato tristemente ieri ma che già nei mesi scorsi avevano dato preoccupanti segnali. Una campagna, orchestrata via social, che è nata subito dopo l’avvio di questa consiliatura. Cosa può aver fatto un sindaco nei primi giorni del suo insediamento se non scegliere componenti della giunta, staff e collaboratori più stretti? Ma non è solo, a mio avviso, questa motivazione di bassa lega ad aver indotto a questa campagna diffamatoria. La realtà è che questa amministrazione ha spazzato via un sistema consolidato che aveva portato la città sull’orlo del baratro ed è chiaro che, non potendo frapporre altro, si tenta di destabilizzare l’attività amministrativa attraverso una campagna diffamatoria che non risparmia nessuno. Quando vedi un cosiddetto leader politico, che ha fatto il bello e il cattivo tempo in questa città, condividere ed approvare le minacce rivolte all’attuale amministrazione comprendi che dietro questo “odio social” si nasconde ben altro".
"Se fino ad oggi non abbiamo reagito - ha proseguito il primo cittadino - non è per rassegnazione ma per evitare di alimentare un clima che non fa bene né ai singoli né alla comunità. Tuttavia la situazione è degenerata, come abbiamo tutti visto, e il sit in di questa mattina ha voluto essere un momento non solo di solidarietà ma anche di invito alla riflessione collettiva. Abbiamo già denunciato all’Autorità Giudiziaria e continueremo a farlo nei confronti di chi, artatamente, accresce il clima di odio verso l’amministrazione e le singole persone che ne fanno parte, amministratori o dipendenti che siano. L’invito che abbiamo voluto lanciare oggi è quello di abbassare i toni, l’appello alla comunità è quello di avere fiducia in chi democraticamente è stato chiamato ad amministrare la città. Continuiamo ad operare avendo quale unico obiettivo il bene della nostra comunità".
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