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Vibo, rincari delle materie prime e cinghiali: così muore il settore agricolo e zootecnico

Il grido d’allarme lanciato dagli operatori del comparto nel corso della “Giornata dell’aratura”

Sono allo stremo centinaia di agricoltori del Vibonese, le cui aziende non riescono più a far fronte ai rincari energetici e all’aumento spropositato delle materie prime.
Il grido d’allarme è stato lanciato domenica a Maierato, dove molti imprenditori agricoli e zootecnici provenienti da tutto il circondario si sono riuniti per celebrare la “Giornata dell’aratura”, organizzata dall’associazione Contadini di Maierato. «Le nostre produzioni già da anni stanno facendo i conti con l’emergenza cinghiali, a causa della quale molte colture sono state decimate e molti allevamenti sono stati messi a repentaglio – hanno spiegato gli imprenditori –. Adesso la situazione è precipitata, per via dei costi spropositati dell’energia e di tutto ciò che serve alle nostre attività. I prezzi sono sostanzialmente triplicati, o anche quadruplicati: e ancora siamo solo agli albori della crisi che si prospetta. Quanto ci costerà coltivare e a che prezzo dovremo vendere i nostri prodotti per poter guadagnare?».

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