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Porto Catanzaro, illeciti nella gestione dei pontili, la Procura chiede il processo per sette

Il 16 novembre inizierà l’udienza preliminare, il Comune indicato come parte offesa. Sono accusati di falso, turbata libertà degli incanti e abuso d’ufficio

Arriva al vaglio del gup l’inchiesta con cui la Procura di Catanzaro ha ricostruito anni di presunti illeciti nella gestione dei pontili mobili nel porto di Catanzaro. È stata fissata per il 16 novembre l’udienza preliminare a carico di 7 persone accusate di falsità ideologica, turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio, violazione del codice della navigazione e omissione di atti d'ufficio. I pm Anna Chiara Reale e Stefania Caldarelli hanno ricostruito tutte le fasi della vicenda partendo dall'assegnazione del primo bando nel luglio del 2016 fino al settembre del 2021, passando per le proroghe concesse di anno in anno e il sequestro degli ormeggi perché privi di collaudo nell'estate del 2019. A rischiare il processo sono: l'imprenditore Raoul Mellea titolare della società Navylos; i collaudatori nominati dal Comune di Catanzaro Giuseppe De Angelis e Maurizio Benvenuto; i direttori dei lavori Matteo Andreacchio e Pierpaolo Pullano; l'allora responsabile del Settore Patrimonio del Comune Andrea Adelchi Ottaviano e il funzionario dell'amministrazione comunale Vincenzo Carioti. Stralciata invece la posizione dell'istruttore amministrativo Marzia Milano difesa dall’avvocato Amedeo Bianco. Unica parte offesa individuata è il Comune di Catanzaro.

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