Dieci milioni di euro, è questo il macigno che pesa sul futuro di Palazzo De Nobili. Una massa debitoria che il Comune avrebbe accumulato sbagliando il calcolo dei tributi da versare all’erario. L’Agenzia delle Entrate infatti nel 2021 ha notificato 3 avvisi di accertamento Irap (per gli anni 2013, 2014 e 2015) e 4 avvisi di accertamento Iva (2012, 2013, 2014 e 2015) e nel 2022 una cartella di pagamento Iva riferibile al 2016, per l’importo complessivo di 9.771.136,95 euro. Ora il futuro del Comune è appeso al ricorso presentato alla Commissione tributaria provinciale. Ieri era prevista l’udienza che però è stata rinviata a causa di un impedimento per uno degli avvocati impegnati nella causa.
Per comprendere le ragioni di questo incredibile debito bisogna ritornare al 2012. È il 25 luglio quando la Giunta del sindaco Sergio Abramo approva un atto di indirizzo per procedere al controllo ed alla verifica normativa e gestionale sulla tenuta della contabilità Iva e Irap mista su attività commerciali retroattivamente per anni recuperabili non soggetti a prescrizione.
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