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Nessuna ambulanza disponibile a Lamezia. L’Asp avvia un’indagine interna

Dopo la morte del dottore in pensione Caparello stroncato da un arresto cardiaco. Il medico del 118 Ferrari da anni denuncia la carenza di personale: «Si muore anche per il mancato reparto di Emodinamica in città»

Negata ogni giorno la possibilità di salvarsi. È la triste realtà, alla luce delle ultime notizie di cronaca, circa il diritto alla salute continuamente negato agli utenti di tutto il comprensorio lametino (150 mila utenti). «Si muore per mancato soccorso e per mancato reparto di emodinamica».
È il commento di Saverio Ferrari, medico 118 convenzionato Asp Catanzaro, all'indomani della tragica morte del dottore Raffaele Caparello, medico in pensione di Lamezia, che ha perso la vita a 72 anni a seguito di un infarto non preso in tempo.
Una storia drammatica che, purtroppo, lascia l'amaro in bocca e potrebbe ripetersi di giorno in giorno, dove a morire sono comuni cittadini. Intanto, l’Asp di Catanzaro ha avviato un’indagine interna per ricostruire quanto avvenuto martedì. Il motivo lamentato, in primis da Ferrari, sempre pronto a segnalare pubblicamente, è lo stesso dal 2019: l'insufficienza di ambulanze con medico a bordo.

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