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Lamezia, inchiesta “Crisalide”: condanne definitive

Inchiesta “Crisalide”: chiuso un altro capitolo giudiziario. La Corte di Cassazione si è infatti pronunciata sui ricorsi presentati nell’ambito del procedimento scaturito dalla maxi inchiesta che non solo sgominò le nuove leve del clan Cerra-Torcasio-Gualtieri ma che diede l’avvio agli accertamenti che culminarono con lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme.
Diventano quindi definitive la maggior parte delle 26 condanne per gli imputati del processo che avevano scelto il rito abbreviato, dato che la Cassazione non ha accolto i ricorsi presentati. Tra i nomi spicca quello di Giovanni Vincenzo Paladino, padre dell’ex vicepresidente del consiglio comunale, che in appello era stato condannato a 4 anni e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, mentre era stato assolto in primo grado. Annullamento con rinvio per Marco Cosimo Passalacqua (che era stato condannato in appello a 5 anni e 5 mesi e 10 giorni), difeso dall’avvocato Cristian Cristiano; Salvatore Francesco Mazzotta (difeso dall’avvocato Sergio Rotundo), che era stato condannato in appello a 5 anni 4 mesi e 20 giorni e Vincenzo Brizzi (2 anni e 8 mesi in appello), difeso dall’avvocato Antonio Larussa, solo per quanto riguarda l’aggravante. Per loro tre i fascicoli torneranno di nuovo in Corte d’Appello di Catanzaro per un nuovo giudizio relativo solo ai reati per i quali è stato disposto il rinvio.

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