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Crotone, bonifica dell’area industriale ex Sasol: “S’intervenga sulle acque di falda”

Il Ministero della Transizione ecologica indica le priorità

L’ingresso degli impianti ex Sasol di Crotone

Arriva il disco verde del ministero della Transizione ecologica alla nuova analisi di rischio propedeutica alla bonifica dell’area dell’ex stabilimento “Kroton Gres Industrie Ceramiche srl-ex Sasol”, ricompresa nel Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara.
Il dicastero guidato dal ministro Roberto Cingolani ha approvato il documento elaborato dalla società “Sasol Italy spa”, ex titolare del sito, che contiene i dati relativi sia allo stato di contaminazione delle acque di falda della zona da mettere in sicurezza, sia i pericoli che sussistono per l'uomo e per l'ambiente. Infatti, dagli ultimi accertamenti eseguiti è emersa la presenza di fluoruri, nitriti, solfati, arsenico, cromo esavalente, ferro, manganese, dicloroetilene e tricloroetilene in concentrazioni superiori rispetto alla soglia di contaminazione. Ecco perché, è l’indicazione inclusa nel decreto ministeriale, «ai fini della bonifica, deve essere presentato un progetto di bonifica-messa in sicurezza che preveda idonei interventi per le acque di falda».

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