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Porto di Catanzaro, resta il nodo pontili

A due settimane dall’autorizzazione non sono partiti i lavori di rimozione dei vecchi corpi morti dal fondale

Languono i lavori di rimozione dei “corpi morti” dagli specchi d’acqua dell’area portuale. È uno degli strascichi causati dal nodo pontili che da due anni e mezzo impedisce la piena fruibilità della struttura per il diporto e la pesca sportiva, con conseguenze pesanti sull’economia ruota attorno al porto di Lido. Nonostante siano già passate due settimane e appena altrettante, in sostanza, ne restino per portare a termine le operazioni commissionate dalla precedente società concessionaria - la Navylos srl - i pesanti “corpi morti” utilizzati per l’ancoraggio dei pontili galleggianti giacciono ancora sul fondale.
Il timore degli operatori e dei diportisti è che questa nuova impasse finisca per rallentare ulteriormente la definizione dell’iter relativo alla concessione, il documento atteso da mesi dalla Carmar srl, la società crotonese che ha ottenuto l’affidamento degli specchi d’acqua per installarvi i nuovi pontili tramite aggiudicazione diretta da parte della precedente amministrazione. Il percorso di pareri e nulla osta si è poi rivelato piuttosto accidentato, tanto che l’intera estate è trascorsa in attesa del via libera. E adesso che sarebbe potuto arrivare, con l’atto di concessione già pronto sul tavolo del dirigente del settore Patrimonio di Palazzo De Nobili, Antonio Dominijanni, è arrivato lo stop della Capitaneria di porto che ha sospeso l’iter per trenta giorni, il tempo necessario che la Hera Sub srl rimuova i pesi di ancoraggio dai fondali dei due specchi d’acqua interessati.

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