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Fare la Pet? No, in provincia di Vibo non si può

È un viaggio in un girone infernale quello nella sanità in perenne emergenza tra carenze strutturali e di personale. L’oncologia continua a “zoppicare”: dall’esame utile per una diagnosi precoce alle cure Lunghe attese invece per fare una Tac urgente o per effettuare visite. Il privato avanza

Ospedale "Jazzolino"

Come un vortice che trascina. In un girone infernale, senza che né poesia né la speranza di aspirare al paradiso possano dare conforto. Perché attendere una diagnosi, una cura, a volte, non è qualcosa da aspettarsi in Calabria e, ancor più nel Vibonese.
Non quando si sospetta un male incurabile, non quando la parola cronicità inizia a far parte della tua vita. Tanti dubbi, paure e la consapevolezza che essere vibonese è un prezzo in più da pagare, se non hai la possibilità di pagare. Perché ci sono le eccellenze, ci sono gli operatori che sacrificano tutto per restare a queste latitudini. Ma, poi, c’è il sistema. Quello che fa crollare ogni certezza. Quello degli ospedali fatiscenti senza personale. Quello degli esami diagnostici che qui non è possibile eseguire. Come una Pet, importante in Oncologia, ma che nel Vibonese non esiste. Tomografia a emissione di positroni che è un esame di medicina nucleare che permette di studiare tutto il corpo umano con un'elevata risoluzione e fornisce informazioni sul metabolismo degli organi interni e dei tessuti. Un esame utilissimo per una diagnosi precoce dei tumori.

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