Metti una mattina all’ospedale Giovanni Paolo II, una di quelle giornate impegnate tra visite specialistiche da effettuare e file chilometriche al Cup per pagare il ticket e accedere così agli ambulatori. All’ingresso del nosocomio, la scena che accoglie gli utenti tutte le mattine è sempre la stessa: una ressa incredibile tra gente che urla, che litiga e che attende ore o per pagare il ticket o per poter prenotare esami e visite di vario genere. Se arrivi alle 9 trovi già almeno 200 persone in attesa.
A quanto pare qualcuno presidia l’area del Cup già intorno alle 6 del mattino, i nomi vengono segnati su un foglio di carta e quando poi viene attivato il totem posto davanti allo sportello del Cup, ognuno prende il suo biglietto e si mette in coda. In verità il ticket si può pagare anche in farmacia oppure, chi ha la carta di credito, può utilizzare l’altro totem post sempre nell’area Cup. Chi non è informato di tutto ciò deve solo rassegnarsi a fare la fila e mettersi l’anima in pace; prima che venga il suo turno possono passare anche due o tre ore. Finita la via Crucis per il pagamento del ticket si passa agli ambulatori dove vengono effettuate le visite specialistiche e dove i disagi non mancano.
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