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Crotone, l’esplosione sulla nave al porto Salgono a quattro gli indagati

La tragedia del 31 agosto scorso costata la vita a tre marinai stranieri. Ieri in Tribunale incidente probatorio con l’ascolto di due superstiti che hanno ricostruito il momento dello scoppio

È salito a quattro il numero degli indagati per la morte dei tre marittimi (l’egiziano di 41 anni Mohamed Ali Aiad, e due indiani, Gulshan Mehra di 26 anni e il 37enne Shyamal Biswas) ed il ferimento grave di un quarto marinaio (Singh Chandermohan, indiano di 27 anni), in seguito all’esplosione avvenuta lo scorso 31 agosto sulla motonave “Asso Malakal Harbor” mentre l’imbarcazione, battente bandiera della Repubblica di Palau, era ormeggiata al porto di Crotone. Oltre all’armatore del natante, Abdelkader Saidi, tunisino di 30 anni, e Giovanni Longo, il 46enne titolare di un’officina originario di Taurianova ma residente nel capoluogo pitagorico, sotto accusa sono finiti anche l’unico componente italiano dell’equipaggio Pasquale Diego Ottaviano, 61 anni, nato a Napoli e residente a Crotone, e Christopher Attard, 39enne maltese, titolare dell’agenzia che aveva noleggiato l’imbarcazione. A tutti il sostituto procuratore Alessandro Rho, il titolare dell’attività investigativa condotta dai poliziotti della Squadra mobile, contesta i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, disastro e avvelenamento delle acque.

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