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Provincia di Catanzaro, la “prima” di Mormile: «Voce ai territori e concretezza»

Il neo presidente eletto a fine settembre presta giuramento in Consiglio. La minoranza: numero legale grazie a noi, non è certo un bel segnale. La replica: non è dato politico, il centrodestra ha già mostrato serietà

Guarda a uno sviluppo dell’area centrale della Calabria frutto di spirito di collaborazione e senso pratico il neo presidente della Provincia, Amedeo Mormile, che ieri ha prestato giuramento nel primo Consiglio da lui guidato nella nuova veste. «È una fase particolare nella quale dovremo essere promotori di buona amministrazione – ha affermato nel corso della seduta alla quale non c’era però parte della maggioranza – partendo da un sano realismo. Poi ci sarà tempo per i grandi progetti». C’è del resto da rimettere in sesto un ente affossato dalla riforma Delrio, con poche competenze e risorse, finito nella morsa di un pesante disavanzo finanziario (42 mln). Mormile - che ringrazia quanti lo hanno sostenuto con il voto, gli esponenti del centrodestra e rivolge anche un saluto al candidato sconfitto, Nicola Fiorita - prospetta la necessità di un dialogo con le altre Province e con i parlamentari affinché trovi posto nell’agenda del governo una controriforma adeguata.
Ricorda le competenze rimaste in capo a Palazzo di Vetro - edilizia scolastica, viabilità (1.700 km di strade), ambiente e impiantistica sportiva - rilevando però che «non siamo messi nelle condizioni di adempiervi al meglio». In attesa delle linee di mandato, indica il metodo che intenderà seguire per amministrare, con il coinvolgimento pieno dei sindaci e dei territori «assicurando disponibilità e confronto sulle questioni importanti».

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