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Vibo, l’asfalto cede in centro e in periferia e sulle strade spuntano... transenne

Viabilità nel caos: che si tratti di perdite o di mancata manutenzione il pericolo non cambia. Da via Spogliatore a via Catanoso si sono fatte spazio grosse voragini. Nelle frazioni la situazione non varia: sprofondati lungomare e piazze

Strade sconnesse, avvallamenti, buche. Attraversare a piedi o in auto la città e le frazioni è un percorso ad ostacoli, tra voragini nell’asfalto e lunghi tratti usurati. Si tratta di vere e proprie “trappole” che non risparmiano nessuna via. Dal centro alla periferia il leitmotiv è lo stesso: “pericolo”. Ma spesso basta una transenna per sistemare le cose e «soprattutto – commentano gli abitanti di Triparni – serve ai nostri amministratori per tutelarsi».
È un’immagine che non fa onore alla storia della città, per alcuni versi in linea di continuità con gli ultimi 40 anni di politica cittadina che – salvo qualche breve parentesi – ha relegato Vibo agli ultimi posti di tutte le classifiche possibili ed immaginabili per qualità della vita e per i servizi offerti ai suoi abitanti. La verità è che il territorio sprofonda sempre di più in un refrain che alterna dissesto idrogeologico, erosione, mancanza di ordinaria manutenzione. Spesso una perdita idrica si trascina per mesi se non addirittura per anni creando sfornellamenti nel sottosuolo, che lentamente continua a franare.
E così dai percorsi dissestati in via Olivarella, dove le buche tappate periodicamente si ripresentano puntualmente dopo ogni temporale, si passa a via Palach dove il copione è lo stesso. E dalle buche alle transenne ci vuole un attimo. Una si trova nei pressi della rotonda per la galleria. Un’altra sulla via che porta al cimitero cittadino.

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