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Covid a Vibo, la quarta dose non convince. Tra gli scettici i... medici di famiglia

La corsa al siero si è arrestata: gli hub in provincia sempre più deserti

Corridoi vuoti nel Centro vaccinale del Poliambulatorio di Vibo dove ormai pochissimi si rivolgono per ricevere il booster

I numeri ormai sono risicati. Un leggero aumento negli ultimi giorni, ma a malapena si arriva alle due cifre. Insomma, dopo due anni di emergenza sanitaria, il Covid non sembra fare più paura. Così, almeno nel Vibonese dove la corsa la campagna vaccinale aveva raggiunto record inaspettati.
Ma oggi la situazione è cambiata. E solo la disponibilità dei vaccini aggiornati alle varianti Omicron sembra aver dato un leggero impulso alla campagna vaccinale per la somministrazione della quarta dose. Nel Vibonese, infatti, le richieste del secondo booster negli ultimi giorni sono raddoppiate, seppur sulla base di numeri decisamente bassi. Si è passati da circa 20 inoculazioni (o anche meno) a seduta del periodo agosto-settembre a una media di 40 iniezioni al giorno nell’ultima settimana. Si tratta di numeri comprensivi delle somministrazioni nei centri vaccinali, nelle farmacie e a domicilio. «Si riscontra una maggiore adesione, ma i numeri non sono certo soddisfacenti – ha spiegato il dottor Vincenzo Scopelliti, in servizio presso il centro vaccinale di Vibo –. La gente non si vaccina, pensa di non aver bisogno ormai del secondo booster. Non è arrivato il messaggio circa l’importanza della prevenzione e ciò a causa della mancata campagna informativa da parte dei medici di base».

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