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Diffusero lista dei positivi, a giudizio funzionari Asp Crotone

Durante la prima ondata Covid

Due a giudizio, mentre per altri due il Pm ha chiesto la condanna a 2 mesi di carcere ciascuno. S’è conclusa così, davanti alla gup del Tribunale di Crotone Romina Rizzo, l’udienza preliminare del procedimento nato dall’inchiesta della Procura sulla diffusione, avvenuta il 22 marzo 2020, di un documento riservato dell’Aspcon i dati di 59 persone che avevano contratto il Covid-19 durante la prima ondata. Sotto accusa sono finiti Pietro Brisinda, allora direttore dell’Unità operativa complessa di Igiene e sanità pubblica dell’Asp, custode dei dati sensibili che vennero resi pubblici, e Massimiliano Cardamone, responsabile della protezione dei dati personali dell’Azienda sanitaria. Per ciascuno dei due, che hanno scelto il rito abbreviato (che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena), il pm Pasquale Festa ha chiesto 2 mesi di reclusione. Sui due funzionari aziendali grava la contestazione di rivelazione di segreto d’ufficio colposo. Invece, sono stati rinviati a giudizio Carlo Altomare, componente della task force per la gestione del rischio pandemico, e Fabio Turco, soggetto che non era legittimato a conoscere l’elenco dei 59 nomi, ai quali viene addebitato il reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Per loro il dibattimento inizierà l’8 marzo 2023 davanti al Tribunale di Crotone in composizione collegiale.

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