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Fitto e tributi non pagati dal Sbv, il Comune di Vibo cerca soluzioni bonarie

La Giunta preferisce non arrivare nelle aule di Tribunale e si affida al legale di fiducia. Tante le irregolarità a partire dall’occupazione di aree non concesse Falliti già diversi tentativi ma ora si punta su strade «alternative»

Il Comune di Vibo Valentia

Non si fronteggeranno nei tribunali il Comune ed il Sistema bibliotecario vibonese. L’intricata matassa, dopo anni di silenzio, sarà oggetto di una procedura di conciliazione che vedrà palazzo “Luigi Razza”, tramite il suo legale di fiducia, l’avvocato Maristella Paolì, puntare «alla migliore tutela» delle ragioni dell’Ente, attivando, però, «una procedura di risoluzione alternativa alla controversia giudiziaria». Insomma, si va verso «una soluzione bonaria» anche se le questioni oggetto del contendere, come più volte evidenziato pure dal consigliere comunale Stefano Luciano, sono tutt’altro che secondarie.
E la conferma arriva dalla delibera di Giunta, risalente allo scorso 12 luglio, ma comparsa soltanto mercoledì sull’albo pretorio del Comune, nella quale si ricapitolano i rapporti tra l’Ente e il Sistema bibliotecario, con tanto di puntualizzazioni relative a quanto accaduto negli anni.

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