Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tragedia di Catanzaro, periferie e città silente

Non è stato vero lutto cittadino. Neanche l'orrore e il dolore hanno ridato il senso di comunità al capoluogo incapace ormai da tempo neanche di festeggiare un unico patrono da Sant'Elia a Lido. La frattura nel corpo sociale di Catanzaro ieri si è mostrata plasticamente. Dentro e fuori la basilica dell'Immacolata c'erano i vicini di casa della famiglia Corasoniti, gli abitanti del quartiere Pistoia, i rom che quella tragica notte hanno provato a sfondare la porta, i giovani cresciuti nel bronx, le associazioni che da sempre si occupano degli “ultimi”, i ragazzi degli Ultras 1973. Tutto un pezzo di città invece era assente. La cosiddetta società civile è apparsa distante, rappresentata da quelle auto che hanno continuato a passare indifferenti davanti alla chiesa. Un segnale evidente dell'assoluto distacco con cui il resto della città guarda alla periferia sud. Ghetti dove vivono migliaia di persone che, per usare le parole dell'arcivescovo Maniago, sono considerate «vere discariche di tensioni sociali e umane». Se il resto della città avesse trovato il tempo di entrare in chiesa avrebbe potuto ascoltare l'appello di monsignor Maniago: «Dobbiamo tutti vigilare e contribuire insieme a realizzare una città più concretamente giusta, sicura e solidale, dove a tutti sia data la possibilità di costruire onestamente e con dignità il proprio domani». Ad ascoltarlo c'erano i rappresentanti politici (e neanche tutti). In campagna elettorale il sindaco Nicola Fiorita, così come anche il suo competitor Valerio Donato, avevano evidenziato come fosse necessario ricostruire la città partendo proprio da quel senso di comunità andato perduto. Dopo ieri pomeriggio nessuno potrà pensare al futuro della città senza intervenire prima sullo spirito dei catanzaresi. Serve fare presto prima che la proverbiale compostezza dei catanzaresi non diventi totale indifferenza. Quel “tutti” utilizzato dal vescovo dal pulpito non consente diserzioni.

Caricamento commenti

Commenta la notizia